Napoli, madre di grandi pizzaioli, è qui che nasce Alessandro Borella nel 1992, giovane pizzaiolo giramondo.

Da bambino Alessandro ha un abitudine, ogni giorno, uscendo da scuola, si ferma nella pizzeria Pasqualinoe si fa preparare al momento una pizza a portafoglio, gli piaceva vedere il pizzaiolo stendere la pizza e assaporarla ancora bollente. Un giorno Alessandro chiede al proprietario della pizzeria di insegnargli il mestiere, così ogni pomeriggio dopo la scuola si reca in pizzeria per imparare, inizialmente fa il tuttofare, taglia i salumi e i latticini, consegna pizze a domicilio e carica i frigoriferi. Una volta finita la scuola si dedica a tempo pieno al lavoro in pizzeria, si alza la mattina presto per osservare il pizzaiolo preparare limpasto e torna a casa la sera tardi, pian piano si avvicina alla pizza, accende il forno a legna, stende la pizza e la cuoce, comincia con il preparare le pizze per se e per i dipendenti della pizzeria; dopo un disguido con il proprietario Alessandro decide di lasciare il lavoro.

Grazie al suocero di allora Alessandro trova un altro lavoro come apprendista pizzaiolo nella pizzeria Add e Gemelldi Casavatore. Qui, con molto impegno e duro lavoro, impara tutto ciò che riguarda la preparazione della pizza, diventando un vero pizzaiolo; un giorno gli capita di dover preparare una pizza per un cliente molto esigente, che quando lassaggia chiede al proprietario che gli venga sempre preparata la pizza da Alessandro, una gioia indescrivibile per il giovane pizzaiolo.

Dopo aver acquisito abbastanza esperienza, Alessandro decide di girare il mondo per far conoscere la sua pizza, si trasferisce a Londra dove lavora nella pizzeria Small & Beautiful; poi vola a San Francisco per lavorare nella pizzeria Doppio Zero; nel 2015 partecipa allexpo di Milano preparando mille pizze al giorno su unape car; parte poi per Sidney e lavora nella pizzeria De Vitauna delle più conosciute della metropoli; dopodiché torna a Napoli e lavora nella famosa pizzeria Gino Sorbillopreparando più di mille pizze al giorno.

La voglia di Alessandro di conoscere il mondo e di far conoscere il suo lavoro lo porta di nuovo fuori Napoli, si trasferisce nella città più romantica al mondo, Parigi, qui svolge tuttora la mansione di primo pizzaiolo nella pizzeria Il Tronchetto.

Le numerose esperienze di Alessandro lo hanno formato come uomo e come pizzaiolo, oggi per la sua pizza utilizza tecniche personali diverse da quelle tradizionali, lavora con impasti indiretti a lunga lievitazione, che permettono, grazie allossigenazione elevata, di accentuare il sapore, lodore e lalveolatura della pizza; la temperatura del forno deve essere di 450 gradi centigradi per tenere vivi gli ingredienti sulla pizza e renderla morbida.

Alessandro considera la pizza come una tela su cui dipingere ciò che la tua anima e la tua creatività ti suggeriscono, senza nessun vincolo, ama infatti sperimentare nuovi impasti come quello al pistacchio di bronte, al pomodoro San Marzano, alla fragola, al cioccolato e tanti altri, spera di creare un giorno un suo marchio per dare sfogo a tutta la sua creatività, un marchio che congiunga tradizione ed innovazione con impasti e ingredienti senza frontiere, perché la pizza è un patrimonio universale.