Ma cosa poteva mai fare della sua vita un ragazzo nato da madre cuoca e padre pizzaiolo?

Naturalmente vivere di cibo. Ed è quello che fa Alessio Rossi, classe 1980, occhi azzurri, viterbese, conosciuto da tutti nel mondo della pizza come Ciccio Rossi.

Ciccio è appunto solo un bambino quando comincia a dare una mano ai suoi genitori nel locale di famiglia. Ristorante bar pizzeria “Da Marcella”, a rigorosa conduzione familiare. Una famiglia, appunto, dedita al cibo, che cura un orto per mettere in tavola solo freschezza, alleva animali per controllare la qualità della materia prima e tra pizza e cucina regala ai clienti sapori caserecci e genuini.

Così Ciccio impara il primo valore: rispettare il territorio e le sue materie prime.

Poi ci sono gli anni di studio: dopo le medie si iscrive all’istituto alberghiero. Qui si impara rispetto per la tradizione, ma anche l’innovazione, il saper impiattare, il magico mondo degli abbinamenti, non solo di sapori ma anche di vino e cucina.

Un nuovo mondo. Che Ciccio fa subito suo. E impara la nuova regola: bisogna studiare.

Nel 2000 la famiglia di Ciccio subisce uno scossone che influisce anche sul lavoro: i genitori di Ciccio si separano ed è lui a diventare titolare del locale di famiglia a cui cambia subito nome e dà la sua impronta. Da quel momento si chiama “Il Grappoletto”.

Era il periodo in cui si faceva un gran parlare di vino, c’era il boom di abbinamenti ai piatti e proponendo le aziende vitivinicole del territorio, Ciccio si incammina su una nuova via, imparando la nuova regola: sperimentare.

Nel frattempo suo padre lo inscrive ai campionati nazionali di pizza dove Ciccio raggiunge un ottimo quarto posto.

Da questo successo gli proposero di rilevare un locale nel paese di Lubriano, in provincia di Viterbo, circondato dalla famosa Valle dei Calanchi e dalla rinomata Civita di Bagnoregio. Ma il momento non era dei migliori, la crisi economica del 2001 cominciò a farsi strada, creando non poche difficoltà. Ma Ciccio riesce a portare avanti l’attività fino al 2010, dedicando tempo anche a vari campionati e corsi di specializzazione.

Nel 2003 diventa professionista e istruttore per l’insegnamento del mestiere, prima con l’Associazione Accademia Pizzaioli e poi, nel 2004, con quella Nazionale Acrobatica Pizzaioli.

Nel 2011 riceve la proposta di lavoro da parte dell’amico e titolare Giancarlo Emidi della pizzeria “Tomato” di Montefiascone (VT), dove ancora oggi è alla guida del reparto pizzeria. A seguito delle molteplici partecipazioni ai vari campionati di pizza, Ciccio raggiunge enormi risultati. Nel 2017, sempre con le sue forze economiche e tanto studio, viene nominato Ambasciatore Prodotti Locali Viterbesi, Campione Mondiale Nazionale e Europeo e vincitore del premio “A.O.C.R.I.”.

Ma qui impara un’altra lezione: non bisogna mai fermarsi.

La sua ambizione per il futuro è quella di poter riaprire una sua attività commerciale ispirata ai suoi principi, costruiti attraverso la sua decennale esperienza e le sue regole che gli hanno permesso di fare apprezzare anche ai romani, tradizionalmente amanti della pizza bassa e croccante, la pizza classica più morbida e soffice.