Antonio Bifulco è nato a Caserta nel 1982 . È un ragazzo giovane, ambizioso e volitivo che ha fatto della pizza il suo destino. La strada è stata segnata quando suo padre, da chef, apre una pizzeria. Antonio, allora ragazzino, gira per i tavoli e guarda il pizzaiolo che lavora.

Lo osserva con maniacale attenzione. Ogni gesto, ogni azione è misurata. Tutto sembra rispettare un copione scritto e Antonio decide in quei momenti di voler recitare la parte del protagonista.

I mesi passano rapidi e così gli anni, fino a che, una sera, il pizzaiolo si dà ammalato.

Il padre di Antonio, allora, non si perde d’animo, prende un panetto di pizza e lo lascia in mano al figlio dicendogli: Ora tocca a te, fammi vedere che si fare”. Così, un poper caso, Antonio comincia la sua vita professionale dietro al banco di pizzeria. Grazie ai suggerimenti di suo padre e alle tante ore passate a guardare le mani del pizzaiolo, Antonio diventa in breve tempo molto esperto. Ha un certo talento, lo vedono subito. Impasta e stende i dischi di pasta a ritmi anche molto veloci per la sua età e poi ha un certo gusto nell’abbinamento degli ingredienti. Caratteristiche, queste, che lo accompagnano e lo distinguono ancora oggi. Antonio ha una sua filosofia: territorio e naturalità per offrire al cliente sempre un prodotto di alta qualità.

Nonostante lavori molte ore, riesce a prendere la terza media, ma sempre avendo in testa l’obiettivo di essere pizzaiolo. La scuola era una questione secondaria, per lui. Veniva prima la pizza. Così, con grande impegno, in breve tempo riesce a farsi notare e anche quando lascerà la pizzeria di suo padre non ci vorrà molto a trovare altri impieghi.

Antonio ambizioso, guarda in alto e punta in modo chiaro ai propri obiettivi. Vive insomma per la pizza al punto tale che vorrebbe anche insegnare ai più giovani questo straordinario mestiere.

Ai giovani consiglia di studiare e di usare sempre due ingredienti principali: passione e amore.

Racconta spesso di un aneddoto accaduto in una pizzeria con alcuni clienti che non entravano da parecchio nel locale. Negli ultimi mesi Antonio aveva perso 100 kg diventando sostanzialmente un’altra persona, fisicamente molto diversa da quella che si era presentata a quei clienti mesi prima.

I clienti quindi non lo riconobbero, ma gli fecero i complimenti per la pizza. Gli dissero: La tua pizza è buona come quella del pizzaiolo precedente”.

Antonio ringraziò e andò via, in cucina. Ancora oggi quei clienti non sanno che il primo pizzaiolo e il secondo pizzaiolo erano in realtà la stessa persona. Limportante per lui è che la sua pizza era stata comunque apprezzata. Una bella soddisfazione che mette in luce la qualità del suo prodotto che evidentemente non solo resta costante nel tempo, ma non viene influenzata dalla notorietà del pizzaiolo che c’è dietro. Ebuona e basta!

Oggi Antonio Bifulco gestisce 10 persone in una pizzeria di Villa di Briano, in provincia di Caserta dove sforna circa 60 mila pizze allanno .Il suo cavallo di battaglia è la Terra Mia (Crema di broccoli, salsiccia, patate al forno e provola).

Ma Antonio è stato capace anche di imporsi e di far parlare di sé nelle gare e infatti ha partecipato al campionato europeo “Pala d’oro dove ha vinto il 3° posto per la competizione sulla pizza napoletana. Ha inoltre partecipato al campionato “Pizza DOC”.