Antonio Della Porta nato a Nocera Inferiore il 6 marzo del 1988, sposato con tre meravigliosi figli, a cui vorrebbe tramandare le sue tradizioni e idee per tenere vivo il suo sogno, è cresciuto nel mondo della pizza, avvicinandosi con calma infatti inizialmente Antonio si limitava alle consegne a domicilio. Ogni fine serata, però, esso si avvicina sempre di più al pizzaiolo da cui inizia a estrapolare tutto ciò che questultimo ha da insegnargli, iniziando dalla spiegazione dei rudimenti sulla preparazione dellimpasto passando per il condimento e i vari accostamenti degli ingredienti per poi finire con la cottura in forno. Il vero percorso di apprendimento inizia quando Antonio ha 21 anni, non avendo mai un vero e proprio mentore da seguire ha sempre dovuto imparare tutto con le sue sole forze, riuscendo a rialzarsi ad ogni caduta fatta sul suo cammino; riesce a compensare la mancanza di un maestro rivolgendosi ai tanti amici anche loro pizzaioli con tantissima umiltà, che hanno sempre aiutato Antonio passo dopo passo alla comprensione. Lumiltà, una qualità molto difficile da trovare nelle persone. Seguendo i consigli da tutti coloro a cui è potuto rivolgersi, Antonio ha potuto affinare i suoi concetti e il suo modo di preparare limpasto, infatti esso si esprime con una pizza verace, derivata da un impasto con minimo 24 ore di lievitazione e maturazione usando solo ingredienti di prima scelta.

Lidea di Antonio è di diventare un grande maestro e artista del mondo della pizza, con professionalità e impegno, sperimentando giorno dopo giorno nuovi accostamenti cercando di mantenere la cultura tradizionalista al servizio del cliente che deve assaporare un prodotto finito ricco di odori e sapori. Esso vuole anche essere un esempio per i giovani che vogliono intraprendere il suo stesso percorso, facendo capire che con la volontà è possibile partire da zero e arrivare lontano ottenendo tantissime soddisfazioni.

Il sogno di Antonio si avvera quando, con non poca fatica, riesce ad aprire la sua pizzeria “Corallo”, che gestisce ancora oggi. Linizio è stato complicato ma le tante responsabilità incontrate da Antonio sono state superate riuscendo a costruire il suo mondo e il suo staff formato da ben undici persone come una grande famiglia.

Antonio partecipa anche a delle gare, perché questo mestiere è fatto anche di competizione in modo da conoscere i suoi colleghi di lavoro per scambiare idee, opinioni e consigli. Tra le tante partecipa al Calzone DOC di Formia piazzandosi terzo classificato, lanno seguente raggiunge il gradino più alto del podio al Pizza in Pala European Cup, successivamente ancora un primo posto al Meeting Pizza Tour per la pizza fritta e di nuovo primo in classifica nella medesima competizione European Cup.

Antonio dispensa anche tanti consigli per i giovani a cui dice che il mestiere di pizzaiolo è una professione molto impegnativa, un mondo dove non si finisce mai di imparare, soprattutto perché è una vita fatta di tante rinunce ma allo stesso tempo è un lavoro che ti gratifica dalle tante soddisfazioni che porta. Antonio oltre ai tanti consigli si diletta anche nellinsegnamento della sua arte ai ragazzi, regalandosi tantissime soddisfazioni, perché non c’è nulla di più bello di giovani che intendono imparare seguendoti come un leader.