Barbara Badyla nasce il 2 febbraio del 1987 a Hrobieszow in Polonia. La sua famiglia possiede unazienda agricola dove già da piccola, Barbara dava una mano prima di trasferirsi in Italia, dove scoprirà una grande passione, la pizza. In Italia affronta il mondo culinario quasi per caso, una sera uscendo con degli amici rimane incantata da come il pizzaiolo del locale lavora limpasto; per lei è unarte sconosciuta, Barbara rimane talmente stupefatta che si convince di voler intraprendere quel cammino e imparare tutto ciò che riguarda la pizza. Tornata in Polonia, viene avvolta dalla forte passione per la pizza tanto che ritorna nuovamente in Italia per trovare unoccupazione in una pizzeria ed iniziare ad imparare tutto ciò che è possibile circa il mondo culinario, quindi lavora presso una pizzeria a Suno dove svolge le mansioni di aiutante pizzaiolo. Durante la sua crescita professionale Barbara partecipa anche ad un corso base presso il maestro Mario Signorile e lanno successivo segue un corso di istruttore con la scuola Pizza News School diventando istruttrice, qui conosce il grande maestro Luigi Ricchezza, molto stimato che le ha insegnato a lavorare con un impasto napoletano leggero, soffice ed altamente digeribile. Durante la sua crescita formativa Barbara vanta diverse esperienze lavorative dove nelle quali riesce ad assimilare tutto dai vari pizzaioli che si sono susseguiti o dai vari collaboratori a cui si è affiancata come primo pizzaiolo. Attualmente Barbara lavora nel ristorante “Buka” a Oleggio dove lavora come primo pizzaiolo, talvolta affiancandosi al proprietario, a cui insegna i segreti del mestiere.

Barbara raffina anche la sua idea dimpasto, che ogni giorno si diletta a preparare, con la compagnia della figlia molto piccola ma tanto curiosa che riesce a non farle sentire la fatica. Barbara è sempre costante nel suo modo di fare, infatti cerca sempre di fare limpasto uguale per tutti i giorni cercando di portare in tavola del cliente sempre un prodotto eccellente utilizzando farina, lievito di birra, lievito madre, sale, olio di oliva e acqua. Dopo aver versato gli ingredienti nellimpastatrice secondo un ordine preciso, Barbara controlla la temperatura dellambiente e della farina versando costantemente lacqua. Attraverso varie fasi Barbara riesce ad ottenere un impasto altamente digeribile con cottura in forno, degno della pizza napoletana soffice ma anche un pocroccante.

Barbara partecipa anche a varie manifestazioni e gare come il campionato mondiale a Parma dove vince il primo premio per la pizza polacca e il campionato Europeo tenuto a Milano, successivamente partecipa ad un programma con Antonio Esposito, master pizza dove si piazza tra i migliori dieci.

Le ambizioni di Barbara sono molteplici tra cui spicca quella di voler essere unottima istruttrice, tramandando le sue conoscenze alle persone che vogliono imparare ed intraprendere questo percorso, arduo ma ricco di soddisfazioni. Ed ai giovani che si cimentano in questo lavoro, Barbara, dedica un pensiero speciale spiegando loro che non bisogna avere paura di osare, ma avere il coraggio di portare in tavola la propria creatività cercando sempre di migliorarsi, perché in questo mondo bisogna avere sempre il piede sullacceleratore per essere il migliore.