Carlo De Luca è un ragazzo di Napoli nato nel 1998, segni particolari, ha la farina nel sangue.

Carlo infatti è letteralmente innamorato della farina, la cosa che più ama farne è utilizzarla per preparare la pizza. Esso infatti di professione fa il pizzaiolo, e anche se molto giovane ha una discreta esperienza nel mestiere che fa, ha iniziato a soli otto anni a mescolare acqua e farina per dare forma a quellimpasto che servirà dopo per dar vita ad una delle più belle e antiche tradizioni di Napoli.

Carlo passa per varie pizzerie, alla ricerca di qualcuno disposto ad insegnargli quel mestiere che tanto adorava, ma non è sempre fortunato in questa ricerca, non tutti sono disposti a perdere tempo insegnando il loro mestiere ad un bambino, e anche quando qualcuno lo assumeva come aspirante pizzaiolo, difficilmente si sforzava di spiegargli nei dettagli i vari passaggi durante le fasi della preparazione della pizza. Carlo è costretto, quindi ad imparare il mestiere da se, osservando con attenzione il lavoro svolto dai vari pizzaioli e cercando di emularlo, doveva imparare in fretta, però, per mantenere il passo, altrimenti diventava un peso per il pizzaiolo che, non curante delletà del ragazzo, lo cacciava. Carlo è forte, non si lascia abbattere da queste difficoltà, non riesce a tenere le mani lontane dalla farina, quindi, rimboccandosi le mani mantiene il passo dei pizzaioli con cui collabora, e riesce ad imparare da loro.

Per alcuni anni la vita professionale di Carlo va così, fin quando trova lavoro presso la pizzeria “Oro Bianco” di Palma Campania in provincia di Napoli, qui lo accoglie il proprietario e pizzaiolo Domenico Cascella, che contrariamente agli altri datori di lavoro di Carlo, lo prende sotto la sua ala protettiva e gli insegna tutti i trucchi del mestiere.

Domenico riesce a capire che il ragazzo ha talento, anche se ancora molto acerbo per colpa dei suoi vecchi maestri, e quindi gli dedica molto tempo, gli insegna nei dettagli tutte le fasi della preparazione della verace pizza napoletana, e limportanza di difendere con orgoglio questa tradizione che tutto il mondo ci invidia.

Carlo tenendo fede agli insegnamenti del suo maestro, diventa un difensore della verace pizza napoletana, prepara la sua pizza con cornicione non più alto di due centimetri e di colore dorato, il diametro della pizza non deve superare 35 centimetri, cottura in forno a legna alla temperatura di 450 gradi centigradi.

Grazie al supporto del maestro, Carlo partecipa a varie competizioni conquistando due terzi posti, uno al Pizza World Cup di Roma e laltro al Campionato Nazionale Pizza Doc di Nocera Superiore in provincia di Salerno; così facendo si fa conoscere nel mondo dei pizzaioli come giovane promessa.

Un piccolo passo verso la lunga strada per il successo, strada che Carlo ha intenzione di percorrere, lui non ha sogni nella vita, ma solo obiettivi, il più importante è lapertura di un locale di sua proprietà ed è qui che finalmente diventa unico proprietario di Oro Bianco, traguardo raggiunto con enormi sacrifici, dove poter esprimere al meglio il proprio talento e con cui poter far conoscere il suo nome.

Un locale nel quale poter utilizzare solo ingredienti deccellenza del territorio, per valorizzarlo, e in cui poter insegnare a giovani aspiranti pizzaioli questo mestiere, per portare avanti la tradizione della verace pizza napoletana..