Ha da poco compiuto 30 anni Fabio Ferrara e già conta al suo attivo migliaia di pizze.

Un ragazzo semplice che è riuscito a trovare la sua passione quando aveva poco più di diciotto anni. Diversamente da come accade nella maggior parte delle storie di pizzaioli, non è stato il caso a portarlo dietro ad un banco ad impastare, stendere e farcire. Estata la sua determinazione. Fabio, infatti, aveva già le idee chiare a diciotto anni: fare il pizzaiolo era il sogno della sua vita. Così chiede al padre, amico di un ristoratore della zona, di presentargli il suo amico. Nasce così una giovane promessa del mondo della pizza. Al ristorante Al Porticoviene accolto a braccia aperte, ma per imparare bisogna iniziare dal gradino più basso. Fabio comincia la sua gavetta. Aprire i cartoni per la pizza dasporto, renderli disponibili per il pizzaiolo addetto al forno. Bisogna essere rapidi, precisi.

Dopo poco, si passa a condire le pizze alluscita dal forno. Qui si comincia a maneggiare gli ingredienti freschi: la rucola, il prosciutto, le scaglie di grana. Un primo gradino è fatto. Poi a mano a mano si passa al forno, poi agli impasti prima con le focacce che sono – pare- più semplici poi alle vere e proprie pizze e il gioco è fatto. O forse no. Non è un mestiere in cui si smette ad un certo punto di imparare, chi si ferma è perduto, dice il famoso adagio. Che Fabio prende in parola e dopo tre anni di onorato servizio al ristorante Il Porticodecide che è il momento di provare qualcosa di nuovo, fare un ulteriore passo sul gradino successivo della sua personale scala. E così parte. Il suo viaggio lo porterà a Bibione. Qui comincia una bella esperienza in una pizzeria che si occupa di pizza dasporto. Ritmi serrati dove la rapidità imparata in passato torna utile e lo fa subito mettere in mostra. Ma presto arriverà il momento di lasciare anche questa esperienza. Perché spesso accade che un lavoro ti dà tutto ciò che può, poi hai la sensazione di non imparare più e bisogna voltar pagina. Quindi si preparano di nuovo le valigie e stavolta si va ancora più lontano, addirittura si superano i confini italiani per andare in Svizzera. Oggi sono sei anni che Fabio lavora oltralpe, sfornando migliaia di pizze per una clientela internazionale. Ambientarsi non è stato facile. Una nuova città, nuovo posto di lavoro, nuovi colleghi, nuova mentalità e nuova clientela, esigente e preparata. Ma Fabio, che ha fatto della determinazione e della voglia di imparare la sua guida non ha paura e lavora a testa bassa. Oggi, a distanza di sei anni, definisce il locale in cui lavora il suo regno. Non ci sono corone, non ci sono scettri, in questo regno c’è solamente una lunga scala, in salita, che bisogna saper percorrere con forza e determinazione. E Fabio giorno dopo giorno dimostra in primo luogo a se stesso che non bisogna mai perdere lentusiasmo e sapere sempre mettere il cuore in ciò che si fa. Così quella scala sembra meno ripida ed è più facile imparare ogni giorno qualcosa di più.