Fabio Ucci è nato in Svizzera e precisamente a Sierre. La sua è la storia di un geometra diventato pizzaiolo. Diplomatosi allistituto per geometri non ha ragione di pensare al mondo della pizza. Lavora come geometra appunto tranquillamente non ha mai toccato la farina. Eppure il destino in queste cose ci mette sempre lo zampino. Così Fabio viene licenziato. Sono momenti difficili e duri quindi , anche per cambiare un poaria, va a trovare sua zia in Toscana. Qui si rende presto conto che la richiesta di pizzaioli è sempre elevata. Decide quindi di inventarsi un nuovo mestiere, di investire su se stesso e di ricominciare a studiare. Torna a Napoli per frequentare un corso e qui, un incontro con i due istruttori che non solo hanno avuto il merito di insegnargli larte della pizza, ma gli hanno trasmesso anche lamore per questo mestiere.

Incontra infatti Marco Amoriello, detto il guappo, e  Marianna Iaquinto grandissima professionista che appena lo vide gli chiese: chi sei? 

Fabio candidamente rispose di essere un geometra e a quella risposta gli fu domandato cosa ci facesse lì. La sua risposta è lavvio della sua storia: voglio fare il pizzaiolo.

Lidea era quella di rientrare subito in Toscana, una volta finito il corso e invece sempre sui banchi trova unamica che ha intenzione di aprire una pizzeria, gli chiede un anno e laccordo e fatto.

In Toscana non ci è più andato, ha lavorato nella pizzeria dellamica per oltre un anno, poi ha lavorato in un ristorante pizzeria per 2 anni e mezzo e adesso in un pub pizzeria.

Il suo primo concorso si è tenuto a San Valentino Torio, il pizza d o c, ha poi partecipato ad un guinness world record che si è tenuto a settembre 2014 al Palapartenope a Napoli. Si trattava di lanciare un panetto di pizza e farlo roteare fino a raggiungere un diametro di 32-33 cm senza farlo rompere. La gara si svolgeva in contemporanea con 300 partecipanti ed ancora oggi il record è in mano sua

Lamore per questo lavoro lo ha talmente travolto che non tornerà mai più a fare il geometra ma certamente le sue pizze risultano di dimensioni precise e perfettamente circolari grazie alle sue competenzetecniche.

Naturalmente come tutti coloro che amano questo mestiere, Fabio non sente la fatica. Vi si dedica anima e corpo senza risparmiarsi perché la soddisfazione più grande è riuscire a servire un prodotto di qualità elevata. Tuttavia, nonostante i successi e i premi, non si monta la testa. Lumiltà e il saper ridere anche di se stessi sono valori irrinunciabili.

Come quella volta che preparò delle pizze per il buffet di un compleanno. Era tutto pronto e Fabio uscì con queste pizze da portare al buffet con fare deciso. Ma inciampò. Le pizze caddero e anche Fabio fece un capitombolo nel fragore delle risate di tutti. Si alzò anche lui ridendo a crepapelle e così riuscì a stemperare limbarazzo.

Ai giovani dunque consiglia di essere sempre allegri anche nel lavoro, di fare sacrifici ma con il sorriso, di restare sempre con i piedi per terra perché si può salire molto in alto ma si può anche cadere e farsi molto male, e allora restare sempre se stessi è la cosa migliore .

Una pizza che lo identifica? Sicuramente una bianca perché ama le pizze bianche e sicuramente una pizza semplice come lui: bianca salsiccia e broccoli perché le cose più semplici sono spesso le più buone.