Larte della pizza è qualcosa che rimarrà negli annali nella storia napoletana, nel contribuire a questa tradizione c’è anche Giovanni Condurro, nipote darte del grande Michele Condurro, il fondatore della famosa pizzeria “Lantica pizza da Michelea Napoli, dove si facevano e si fanno ancora oggi solo due tipi di pizze ovvero la margherita e la marinara. Giovanni, sposato da più di venticinque anni, con due figli che anchessi continuano la tradizione di famiglia arrivata alla quinta generazione.

Giovanni è nato nel mestiere di pizzaiolo; il padre, Raffaele, ha svolto il pizzaiolo per più di cinquanta anni nella pizzeria del padre Michele, dove qui già da bambino Giovanni e il fratello maggiore andavano a dare una mano e imparare giorno per giorno i trucchi del mestiere.

Durante la sua crescita professionale, Giovanni ha potuto contare sulla saggia guida del padre Raffaele che ad oggi alla veneranda età di 91 anni continua a dispensare insegnamenti e consigli ai propri nipoti e figli. Esso gli ha insegnato il metodo di lavorazione dellimpasto e le tecniche di manipolazione e preparazione della pizza napoletana, come il nonno Michele fece con lui in passato, e come oggi fa Giovanni con i suoi figli per tramandare questo folclore nel tempo.

La tradizione di questa famiglia è molto antica, infatti, in tutte le pizzerie i cui padroni sono Condurro si segue sempre la tradizione dell’impasto, le specialità restano la margherita e la marinara, affiancate da diversi tipi di pizza e antipasti quali fritture, tagliata di formaggi e affettati, cegliendo attentamente la qualità degli ingredienti. Questa tradizione nasce con il bisnonno di Giovanni ovvero Salvatore Condurro che imparò i segreti dei famosi maestri di Torre Annunziata esperti nella lavorazione della pasta e in seguito aprì la prima pizzeria nel 1870. Col passare del tempo le tecniche di lavorazione sono state raffinate e le idee sono state tramandate fino al padre di Giovanni che poi ha aperto altre pizzerie a Calata Capodichino col nome di Addo figl e Michel”.

Giovanni non ha voluto apporre modifiche ai segreti della propria famiglia e la sua linea di pensiero segue quella dei suoi antenati, infatti, la sua è la pizza classica, bassa di cornicione, sottile di pasta, con impasto lievitato 48 ore, fior di latte di Agerola, pomodoro campano, formaggio romano e olio di semi di girasole; cottura esclusivamente in forno a legna. Esso ha sempre preferito la margherita e la marinara non disdegnando però la preparazione di altre pizze.

Giovanni, in un futuro non troppo lontano ambisce a trasmettere la sua stessa passione anche ai propri nipoti cercando di tramandare queste idee nel tempo per dare a tutti la possibilità di conoscere questo prodotto fantastico che è la pizza. Oltre a ciò, esso, spera di aprire altri locali oltre a quelli che già possiede ovvero due al Vomero, uno a Castellammare Di Stabia e un altro ai Colli Aminei gestito dal figlio, tutte col nome Pizzeria Michele/Giovanni Condurroin onore del nonno. Lo staff delle pizzerie di Giovanni conta un numero molto considerevole, circa cinquanta dipendenti, che Giovanni segue minuziosamente. Il cavallo di battaglia di Giovanni è la Margherita con doppio fior di latte, non discostandosi mai dalla tradizione familiare, diventata parte della cultura della pizza napoletana.