Chi pensa che il mondo della pizza si appannaggio solo degli uomini non ha conosciuto Giulia Luongo. Una donna energica e volitiva che in breve tempo ha raggiunto alte vette e riconoscimento in tutta Europa, aggiudicandosi premi prestigiosi e facendo del suo metodo di impasto con laggiunta di olio di oliva un punto di riferimento.

Non a caso Giulia sceglie come pizza che la rappresenta, la diavola, a testimoniare un carattere forte e piccanteche le ha permesso di imporsi in un modo tipicamente e tradizionalmente maschile.

Ad appena 19 anni Giulia, carica di entusiasmo e voglia di fare, lascia lItalia e vola con il marito oltremanica, precisamente in Scozia. Terra fredda e lontana dalle sue origini eppure Giulia si ambienta in fretta. Qui, lei e suo marito, lavorano insieme in un locale che serve fish &chips, un piatto tipico della tradizione gastronomica locale. Ma inseriscono nel menù anche le pizze. E Giulia ad occuparsene e qui, quasi per caso, scopre di amare molto gli impasti ed ha inizio una passione che la renderà famosa e apprezzata in tutta Europa.

Ma Giulia è un tipo anche preciso e puntiglioso: Decide quindi di specializzarsi, di mettersi a studiare per scoprire i segreti anche tecnici del mestiere e degli ingredienti alla base. Vola quindi a Mestre e consegue un importante diploma di istruttrice pizzaiola che attesta la sua professionalità riconoscendola in tutta Europa e, sempre nello stesso anno, partecipa ad un campionato in Romania, aggiudicandosi una medaglia d’oro e due di bronzo. Il successo è avviato.

Giovane e brillante conquista il palato dei giudici con delle pizze raffinate ed originali, mettendo sempre al centro creatività e accostamenti inusuali, eppure deliziosi.

Oggi produce pizze con metodo classico, una lievitazione di 48 ore con 3 minuti di cottura e ingredienti base semplici: solo farina lievito acqua sale e olio extra vergine di oliva.

La sua filosofia punta a offrire ai clienti sempre un prodotto ricco di gusto e digeribile per avere una sana alimentazione senza rinunciare al sapore.

Certo non sono mancate le difficoltà. Per Giulia il 2017 è stato un anno difficile. Per questioni familiari e due perdite importanti in appena cinque mesi allinterno della sua famiglia, è stata costretta a chiudere lattività che aveva messo su con suo marito. Oggi lavora nel locale del cognato, preparando personalmente e sfornando più di 10.000 pizze allanno. Numeri importanti che danno il senso di quanto amore e quanta passione questa donna metta nel suo lavoro. Un lavoro nel quale il talento di Giulia può esprimersi appieno, aspettando il momento giusto per riaprire unattività tutta sua.

Giulia infatti, forte della sua professionalità e del suo carattere deciso e volitivo, vede nel suo futuro soddisfazioni professionali crescenti, impegno e tanto successo. Di negativo in questo mestiere non vede nulla. La passione la guida e finché cè quella è certa che non sentirà la fatica e non si darà peso ai sacrifici che pure questo lavoro impone.

Se non avesse fatto la pizzaiola oggi Giulia indosserebbe una divisa da Carabiniere.

Avrebbe infatti seguito le orme di suo nonno paterno, Carabiniere anchegli, onorando la sua divisa e lesempio di rettitudine che ha saputo dare a tutta la famiglia. Ma per la fortuna dei suoi clienti, oggi è dietro un banco di pizzeria a sfornare delizie.