Nelle mille facce della bella Napoli, tra pregi e difetti di questa città, nei quartieri Spagnoli nasce Giuseppe Cutraro il 16 marzo del 1988. L’infanzia di Giuseppe non è molto rosea in quanto cresce solo con la madre in un luogo in cui difficilmente si possono trovare sbocchi lavorativi; vi è però un progetto organizzato dalla regione Campania per i ragazzi che vivono nei quartieri più a rischio di Napoli. Giuseppe, ora quindicenne, senza pensarci su due volte, accetta di partecipare a questo progetto che lo mette di fronte a diverse scelte lavorative; in un primo momento sceglie il ramo della pasticcieria ma il datore di lavoro purtroppo non può garantire a Giuseppe un lavoro al termine del tirocinio. Allora esso cambia ramo scegliendo un tirocinio presso la pizzeria “Marchese” dove qui il titolare può assicurargli una paga adeguata alle sue mansioni. Inizialmente Giuseppe inizia come tutto fare, e di tanto in tanto, col pizzaiolo, cerca di apprendere la preparazione della pizza; col tempo arrivano anche le prime infornate. Ancora lontano dalla preparazione dell’impasto, Giuseppe decide che per intraprendere questo cammino deve crescere e quindi decide di lasciare la pizzeria e trovare un altro lavoro, questa volta a Medina presso Ciro come extra fornaio. Qui Giuseppe inizia a raffinare i suoi concetti circa la pizza e un giorno gli capita un’opportunità: il primo pizzaiolo si licenzia passando il testimone proprio a Giuseppe che inizia a imparare tutti i segreti del mestiere, diventando il responsabile del reparto pizze. Non ancora soddisfatto del percorso decide di fare un passo molto importante ovvero andare a lavorare all’estero; si presenta l’opportunità di conoscere Antimo Caputo proprietario del Mulino Caputo di Napoli, grande mentore per Giuseppe il quale lo riconosce come un padre lavorativo. Giuseppe quindi va nel New Jersey presso la pizzeria “A mano” dove cresce ancora di più sotto tutti gli aspetti di pizzaiolo e come persona, interagendo con tutta la clientela. Tornato in Italia lavora per un breve periodo come pizzaiolo presso la pizzeria “Starita”, ma ormai Giuseppe ha ampliato la sua mentalità e quindi intraprende un’altra esperienza lavorativa, questa volta sull’isola di Malta, dove conosce anche la sua futura moglie, qui rimane a lavorare per circa due anni da “Cote d’azur”. La sete di conoscenza di Giuseppe è insaziabile, decide di traferirsi in Svizzera, precisamente a Losanna, da “Gigio’s Lausanne” dove completa il suo percorso ricevendo molti feedback positivi dai clienti, qui riceve la gioia più grande della sua vita, nasce nel 2015 il suo primogenito Gabriel. Dopo circa sei anni si trasferisce a Parigi come pizzaiolo executive del gruppo “Big Mamma”, importante catena gastronomica. Nel 2016 Giuseppe diventa istruttore con altre 5 specializzazioni presso l’Accademia Pizzaioli di Porto Gruaro.

Giuseppe lavora molto sulla digeribilità, sempre alla ricerca di diversi blend di farine per rendere al meglio il suo prodotto, utilizzando solo prodotti di prima fattura. Attualmente lavora con tre tipi di farine Caputo con un impasto al 65% di idratazione ed una doppia lievitazione di 40 ore totali. Esso si rivede molto nella Marinara con le acciughe perché questa pizza è nata come la pizza “dei poveri” e l’odore delle acciughe gli porta sempre alla mente gli odori e le tradizioni del golfo di Napoli.