Le tradizioni culinarie tramandate dalla famiglia; da mamma barista e papà cuoco nasce Luigi Dirma, affermato pizzaiolo residente in Germania, la locomotiva della crescita in Europa, infatti come afferma proprio Luigi non è difficile trovare un lavoro in questo paese, a patto che tu sappia dimostrare di valere qualcosa, infatti attualmente esso lavora come pizzaiolo presso il “Terracruda” a Berlino- Kreuzberg. Trasferitosi in questa terra alla tenera età di 12 anni esso si sposa due volte, e mette al mondo delle splendide creature che, afferma Luigi, difficilmente seguiranno le sue orme. Ragazzo sveglio e pimpante, svolge varie mansioni come cameriere e barista a Berlino, per poi seguire un corso di formazione in pasticceria, e ritornare a svolgere il mestiere del cameriere ma avendo un occhio di riguardo verso il mondo della pizza, infatti nel ristorante in cui esso serviva ha avuto modo di osservare il pizzaiolo che lo ha messo sulla strada che porta alla pizza, insegnandogli i rudimenti di essa. La curiosità inizia a scorrere nelle vene tanto che Luigi si limitava ad assistere con molta frequenza i vari pizzaioli di tutte le pizzerie in cui lavorava, apprendendo sempre di più le varie sfumature di questo mondo. A piccoli passi inizia a ricoprire anche le mansioni che riguardano il lato pizzeria, è in quel momento che capisce che i rudimenti appresi non erano ancora abbastanza, così si è reso conto che bisognava rivolgersi ad un professionista del mestiere: Umberto Napoletano, di cui ha iniziato a seguire dei corsi alla Pizzaschule Deutschland, partendo dalle basi fino alle specializzazioni per professionisti. Questo importante passo segna, nella vita di Luigi, anche una formazione a livello culturale sulla preparazione dellimpasto, infatti esso predilige una pizza con farina integrale, un impasto fatto con biga, lunga maturazione e alta idratazione (minimo di 75% di acqua), altamente digeribile e prodotti di prima fascia. Per circa tre anni Luigi è stato co-titolare di una pizzeria a Berlino, dove svolgeva le mansioni da pizzaiolo, mettendo sul campo tutti i suoi insegnamenti appresi durante il suo percorso, ed è qui che Luigi ha formato una sua ideologia avendo lopportunità di lavorare a modo suo creando e raffinando il suo stile. Questo trampolino di lancio è la base per una futura apertura di un locale gestito interamente da esso; le idee ci sono e la voglia anche quindi è tutto in cantiere per realizzare un sogno. Volendosi misurare con altri suoi colleghi, Luigi pensa di partecipare, per la prima volta in assoluto, a un campionato per pizzaioli piazzandosi in quarta posizione. Luigi guardandosi alle spalle sa che il suo sapere può essere fonte dispirazione per qualche mente più giovane, quindi decide di affiancarsi a dei ragazzi per trasmettere loro un modo di pensare alternativo, una passione che, anche se molto sacrificata, può regalare gioie immense a loro e ai clienti che gusteranno le loro creazioni. Luigi si è fatto sempre riconoscere come una persona dal cuore doro, disponibile e affabile, la ricerca di una pizza alternativa segue una linea di pensiero molto promettente ma lui ha sempre ammesso che il suo riflesso è una semplice margherita, umile, pochi ingrediente ma piacevole, gustosa, ricca di sapori e tradizioni.