Marco Degli Schiavi è nato a Latina, nel 1974. Marco è una persona socievole e buona con tutti, non gli piace prendere in giro nessuno e sa essere disponibile e accomodante. Il classico bravo ragazzo, insomma.

La sua passione per il mondo della pizza è nata per caso quando aveva appena 14 anni. Erano anni in cui si cominciava  a lavorare da piccoli e Marco  aveva iniziato a lavorare in un locale per portare qualche soldo a casa e contribuire alla vita familiare.

Si occupava delle bevande. Serviva ai tavoli l’acqua e si assicurava sempre che i clienti fossero serviti in fretta e bene. Era un ragazzo che mostrava impegno in ogni cosa.

Un bel giorno il pizzaiolo che lavorava con lui gli disse che doveva partire per fare il militare e gli chiese di sostituirlo. Una richiesta inaspettata a cui bisognava in qualche modo fare fronte. Così con un po’ di difficoltà e molti timori  è partita la sua avventura con l’arte bianca. Un incontro un po’ fortuito e casuale, come spesso accade quando per caso si scopre un talento nascosto.

Voglia di studiare Marco non ne aveva molta,  ma tanta di lavorare e imparare un vero mestiere. Quindi chiude libri e apre il suo cuore al mondo della pasta della pizza. Non è figlio d’arte e quindi ha dovuto imparare tutto da sé. L’impasto, le proporzioni degli ingredienti, i tempi di lievitazione e maturazione, gli abbinamento di gusto e sapori: tutto era un mistero per lui all’epoca, ma tutto poteva essere scoperto e apprezzato.

Per fortuna sulla sua strada il destino gli mette un incontro fortunato. Conosce infatti  Tiziano Casillo, una persona umile e un vero professionista che è stato il suo maestro. Gli dà quel pizzico di sicurezza in più che ci vuole all’inizio, quando tutto sembra difficile e lontano. Marco ci mette del suo: il talento ce l’ha e anche la voglia di imparare, quindi cresce in fretta professionalmente con i giusti consigli e la giusta dose di impegno e umiltà.

Oggi che di acqua ne è passata sotto i ponti e di esperienza ne ha fatta, lavora con impasto con la biga con un minimo di 24 ore di lievitazione. Diversifica anche la cottura che fa sia nel classico forno a legna che con forno elettrico. Ma è sulle materie prime che non transige: usa infatti solo ed esclusivamente ingredienti a chilometro zero perché gli piacciono i prodotti della sua terra, convinto sostenitore della valorizzazione del territorio.

Ha aperto la sua pizzeria e poi un secondo punto vendita, mettendo a frutto tutto il suo talento e la sua intraprendenza.

Sogna di aprire presto una vera catena in franchising e le doti le ha. Oggi lavorano con lui 5 persone e sforna all’anno tante pizze soprattutto la sua pizza “Passion” con fiordilatte zucchine provola pancetta e tartufo. Un’esplosione di profumi e sapori.

Nel 2013 partecipa a Pizza Village arrivando primo al campionato del mondo poi finalista pizza MasterChef. Insomma anche le gare e le competizioni si accorgono del talento di questo ragazzo che ha costruito la sua carriera dal niente puntando proprio sulla sua abilità e sul duro lavoro.

Ma la cosa più importante è che Marco si diverte tutti i giorni col lavoro che fa e se non avesse fatto il pizzaiolo sicuramente avrebbe lavorato in un bar perché gli piace il contatto con le persone.Eppure, nonostante il successo, resta umile Marco, perché ci vuole umiltà e tanto impegno ed essere convinti  dei propri mezzi per poter arrivare in alto.