La signora della pizza a cui hanno rubato il premio PizzaFest 2006. E non in senso metaforico. Sì perché Marianna Iaquinto, nata a Moiano in provincia di Benevento, classe 1969, sul podio del Pizzafest 2006 ci era salita per davvero, come su tanti altri. Ma mentre era lì, il suo premio, uno scooter porta pizza, è stato rubato. Lei non lha mai neanche visto! Di quellesperienza conserva un attestato e un aneddoto da raccontare ad amici, clienti e conoscenti. Ma la brutta esperienza oggi le strappa un sorriso, seppure amaro.

Ma i premi ricevuti in trenta anni di carriera sono davvero molti.

Marianna ha infatti partecipato con successo a tantissimi concorsi, ha vinto svariati titoli sia nazionali che internazionali, ha partecipato a Padova alla gara internazionale sul senza glutine portando a casa con orgoglio il 1°premio, e vinto il famoso premio PizzaFest 2006 a Napoli nella specialità “STG” pur non potendo ritirare il premio.

Un amore per la pizza e per la cucina che si sposa con la voglia di sperimentare. Marianna non ama essere ripetitiva ed ha scelto questo mestiere per poter conoscere ogni giorno persone nuove, per provare nuovi gusti e abbinamenti. La pizza che più la rappresenta infatti non è banale: Gamberi, limone, rucola, salmone e ovviamente mozzarella. Un misto di dolcezza e acidità, delicatezza e forza che bene rappresenta il carattere di Marianna.

Da anni lavora con passione offrendo pizze con e senza glutine ma portando sempre in tavola genuinità e sapore. Il suo percorso si basa su unesperienza quasi trentennale, a contatto con i fornelli e poi con il forno della pizza . Unattrazione fatale. Irresistibile e pure dolorosa: un lavoro che ti tiene in piedi o molte ore, al caldo del forno a legna anche quando tutti sono al mare o lo ami o non lo fai. E Marianna si è ben presto innamorata. Perdutamente, attratta fatalmente, appunto.

Ha rubato il mestiere a chi ne sapeva di più. Ha fatto suoi regole e principi, ricette e metodologie, ma poi le ha adattate al suo modo, ai suoi gusti e alla sua filosofia.

Ha condiviso per 27 anni la gestione della pizzeria del Il Guappo, diventandone una colonna portante, poi la scelta di mettersi in proprio, aprendo una pizzeria tutta sua che porta anche nel nome un tocco femminile: “Lady Anna”.

Il futuro di questa donna pizzaiola è la pizza :lei stessa racconta di non poterne fare a meno, di star male se sta per troppo tempo lontana da farine e forno.

Unattrazione fatale, appunto. Un lavoro che ti dà la possibilità di girare il mondo, facendolo con amore, passione e professionalità, ma che ti chiede in cambio anche tanto: tante, tantissime ore in piedi, rinunciare a parte del tempo libero, il caldo insopportabile, le continue aspettative da soddisfare.

Lo consiglia ai giovani? Ma certo che sì! Come ogni attrazione fatale ha i suoi lati negativi, ma le soddisfazioni che dà ripagano ampiamente di tutte le fatiche. Parola di donna Marianna. Anzi Lady Anna.