Massimo Calandra nato a Caltagirone, in Sicilia, il 29 maggio del 1989. Di professione pizzaiolo, sin da bambino mostra una spiccata natura lavorativa, figlio di agricoltore muove i primi passi nell’azienda agricola di famiglia dove si cimenta con le prime difficoltà del mondo del lavoro. Nonostante la vita agricola fosse parte della famiglia, Massimo non disdegna il mondo gastronomico dando sempre manforte in cucina. A 14 anni intraprende il suo percorso di studi che lo porta ad affrontare l’istituto alberghiero, secondo le orme del padre, ma in lui ribolle sempre un’aria di cambiamento, infatti l’idea di Massimo è quella di conseguire il diploma e lavorare all’estero per visitare tutti i posti più belli del mondo. Dopo aver concluso il percorso scolastico parte alla volta dell’Irlanda del Nord dove qui trova un’occupazione come cuoco rimanendo per circa 3 anni. In questa prima esperienza all’estero Massimo muove i suoi primi passi nell’ambito gastronomico apprendendo tutto ciò che gli viene trasmesso dai vari collaboratori e colleghi che lo affiancano nel corso di questo intervallo di tempo. Conclusa questa parentesi estera Massimo fa ritorno in Sicilia dove trova lavoro in un pizzeria in Piazza Armerina come aiuto pizzaiolo, qui diversamente dal cuoco, si interfaccia con altri tipi di clienti e soprattutto con un mondo diverso siccome l’arte della pizza va conosciuta anche dal punto di vista teorico apprendendo i vari processi microbiologici che avvengono durante la maturazione e lievitazione dell’impasto. Come aiuto pizzaiolo l’esperienza non dura molto tempo, circa due mesi, dopo i quali gli viene offerto un posto in uno stupendo ristorante storico sempre in Piazza Armerina, qui facendo valere le sue esperienze come cuoco e soprattutto facendosi riconoscere come pizzaiolo, gli viene affidato tutto il reparto inerente alla pizza diventando capo pizzaiolo e responsabile. Proseguendo nel suo percorso di formazione professionale Massimo dopo un anno si trasferisce a Marina di Ragusa, ed anche qui trova un’occupazione come pizzaiolo riuscendo a sfruttare gli insegnamenti del proprietario, anch’esso pizzaiolo, il quale diventa un mentore di Massimo che lo segue passo dopo passo riuscendo ad apprendere tutto ciò che riguardasse il mondo della pizza attraverso molta pratica e tanta teoria; questo periodo per Massimo segna una profonda crescita caratteriale segnando il vero e proprio inizio della sua carriera, infatti, successivamente mosso dall’intenzionalità di voler approfondire le sue conoscenze parte alla volta di Milano dove vi rimane per circa due anni, e poi ripartire verso Berna in Svizzera dove tutt’oggi svolge la sua professione. Durante questi anni di apprendistato l’amore e la passione della pizza crescono di giorno in giorno; nell’ultimo periodo inizia a formare una propria ideologia circa la pizza e per puro caso a Berna viene svolto un evento dalla scuola Pizza News School col maestro Luigi Ricchezza, maestro di fama mondiale e dal grande carisma. Massimo capisce che quell’occasione va sfruttata e inizia un corso da istruttore, conseguendo la certificazione, nella sede dei grandi mulini italiani. Massimo ad oggi si reputa l’uomo più felice del mondo perché oltre a combinare il lavoro con la sua passione è diventato un ricercatore in ambito culinario.