Bucco Nicola nasce a Genova il 16 settembre del 1970 da madre campana originaria di Torre del Greco e padre abruzzese, precisamente di San Vito Chietino un comune che si affaccia sul mare in provincia di Chieti.

Il padre, in quanto chef di cucina sulle navi Tirrenia e Costa Crociere non riesce ad essere sempre presente ma nonostante tutto riesce a mantenere la famiglia unita anche con la sorella di 5 anni più piccola.

All’età di otto anni la famiglia Bucco si trasferisce in Germania per motivi di lavoro e la vita cambia per tutti. Nonostante le varie difficoltà, la passione per la cucina è innata e Nicola segue le orme del papa chef. Nicola, detto Nico, inizia a lavorare come aiuto cuoco in vari ristoranti della zona.

A 21 anni Nico lascia la Germania per tornare in Italia e prestare il servizio di leva obbligatorio che lo tiene lontano dai fornelli ma appena si congeda trova subito lavoro come cameriere in un ristorante.

Notato dallo chef per la sua voglia di rimanere a vedere le lavorazioni dei piatti lo stesso chef decide di coinvolgerlo facendosi aiutare. Poi gli consiglia di iscriversi ad una scuola di cucina ma Nico non può permettersi di pagare la retta. Fu lo stesso chef che lo aveva preso a cuore a farlo studiare a sue spese fino a farlo diplomare in una scuola alberghiera. Qui Nico approfondisce l’arte della pizza. Già in casa , con sua mamma napoletana, preparava impasti e farciture. Ma ora poteva aggiungere all’esperienza anche le competenze tecniche. Il suo impasto è eseguito seguendo rigidi parametri, usando prodotti naturali e di prima qualità, come farina, lievito madre, olio, sale, e acqua. Nella delicata fase dell’impasto Nico cura molto attentamente le temperature per permettere che tutti i processi avvengano in modo coretto. Ciò consente di avere un impasto ideale per idratazione e consistenza che rende le sue pizze straordinarie.
Dopo la scuola alberghiera, al suo ritorno al ristorante trova una giacca da cuoco con un bigliettino con scritto :” questa è per te indossala con onore. Il tuo chef Salvatore”
Da quel momento Nico comincia a viaggiare lavorando in diversi ristoranti e pizzerie fino ad essere notato da un altro chef, Claudio Colombo, che gli offre di lavorare al suo fianco.

Dovendo lasciare il ristorante Chef Colombo affida tutto a Nico che con grande soddisfazione riesce ad esprimerne tutto il suo potenziale e a lavorare fino al 2004 come primo chef pizzaiolo.

Nico continua ad innovare e questo sua intraprendenza lo porta a entrare nello stesso anno nella brigata di Vincenzo Marconi in un ristorante a Milano dove rimane per due anni continuando a sperimentare. Crea pizze dagli abbaiamenti arditi e innovativi ma il suo desiderio di innovare continua a non farlo accontentare: parte per Londra per uno stage per 6 mesi, poi torna e apre un ristorante a Milano con la fidanzata. Dopo poco i ristoranti passano a due. Arriva poi una decisione importante: accettare di lavorare in un ristorante in Olanda. Le esperienze all’estero sono gratificanti ma il desiderio di tornare lo riportano in Abruzzo.

Nel 2010 viene a mancare l’ amata madre e l’evento doloroso lo riporta lontano dall’Italia.

Stavolta vola in Germania. Qui incontra Grazia sua attuale compagna e decide dopo pochi mesi di seguirla nella sua terra d’origine il Belgio e più precisamente Bruxelles.

Con lei condivide tutto, sia il lavoro che la sua vita privata, affrontando diverse difficoltà ma riuscendo a superarle insieme fino ad avere l’occasione di diventare socio di un noto ristorante pizzeria di Bruxelles dove la sue pizze sono apprezzate.

Nel mese di Agosto ha organizzato anche un festival della pizza e per l’occasione il suo maestro e grande amico Gianni Pimpinella lo ha raggiunto a Bruxelles.

La serata si è trasformata in un successo che ha fatto divertire anche tutti i partecipanti.