Chi si trova a passare dalle parti di Molfetta non può non fare un salto  al  centro ippico e turistico “La macchia degli esperti” per assaggiare la pizza al limone di Sorrento del maestro Pantaleo Montarone.

Con questa preparazione, infatti, Pantaleo riesce ad entrare tra i primi 10 pizzaioli al mondo, classificandosi sesto al Campionato mondiale della pizza a Parma.

Una gara, quella, in cui c’erano partecipanti provenienti da tutto il globo: America, Australia, Germania, Egitto, Francia. Una grande manifestazione con oltre 700 concorrenti ognuno dei quali portava la sua esperienza, la sua tecnica e la sua passione. Pantaleo riesce ad ottenere un ottimo piazzamento, ma, contestualmente, non perde l’occasione per guardare, imparare, chiedere consigli. Pantaleo è giovane, alla sua prima gara, in un contesto emozionante in cui schiere intere di pizzaioli mettono in bella mostra candide divise e pizze profumate. Un mondo che gli sembra un sogno. Una favola che assapora completamente.

Da qui nasce una vera passione. Si tratta per lui di una vera consacrazione, dopo i primi difficili inizi.

Aveva cominciato, infatti, solo nel 2000, quando  dopo pochi mesi dall’aver preso una piccola pizzeria d’asporto  in gestione, il suo pizzaiolo non si presenta più al lavoro.

A quel tempo Pantaleo aveva solo una piccola infarinatura di come si preparasse la pizza, ma non si perde d’animo e si mette a fare il pizzaiolo. La prima infornata, con i clienti in pizzeria, andò completamente in fumo. Tutte le pizze si bruciarono e il fumo nero raggiunse la sala. Un disastro. Ma Pantaleo non si diede per vinto e con il supporto dei clienti e familiari continuò e da allora ne è passata di acqua sotto i ponti!

La sua pizza oggi è assolutamente professionale: sceglie la farina in base al metodo ed i risultati che si vogliono ottenere, non usa mai la 00, ma parte da una miscela tra 0, integrale e semola per la pizza base. Poi ci sono le innovazioni: usa  cereali, canapa,  goji.

La pizza deve sempre essere ad alta digeribilità e maturata almeno 48 ore. Solo allora l’opera è pronta da dare al cliente. Oggi è necessario essere informati su tutto: il cliente è molto attento per cui è necessario conoscere tutte le tecniche. E Pantaleo, studia, si informa, sperimenta.

Nel 2001 inizia a lavorare come guardia giurata a Vicenza . Per arrotondare lo stipendio fa il pizzaiolo ma, tra il 2005 e il 2006, lascia il lavoro di guardia giurata e torna a Bisceglie e si sposa. Sono anni in cui affianca al lavoro come pizzaiolo anche altri mestieri: fa il fabbro, il tatuatore e dipinge, sfruttando un suo talento e grande passione per la pittura.

Nel 2008 trova un lavoro come primo pizzaiolo a pochi km da Bisceglie. Si va vanti con buoni risultati migliorando e avendo sempre più apprezzamenti dai clienti, poi va a Napoli ed apprende la tecnica napoletana facendo vari corsi e nel 2014 frequenta  il master per istruttore della pizza a Venezia diventando docente della scuola PIZZA NEWS SCHOOL, specializzandosi in seguito  nella pizza napoletana,  pizza in pala, pizza in teglia, pizza classica e  pizza gourmet. Tra il tra il 2014 ed il 2017 partecipa ad altre gare:  il mondiale del fungo ad Andria dove arriva 1° in classifica nella categoria pizza napoletana,  poi 2° al campionato europeo trofeo Eraclio a Barletta poi 3°posto a Scalea per la pizza piccante e  nel 2017 è 2°al campionato  nazionale di Bisceglie

Non è figlio d’arte e non ha avuto un vero e proprio mentore, ma ha saputo costruirsi il suo successo da solo. Ora non resta che pensare al futuro.