Paolo Infantino,  conosciuto da tutti come Zolfanello, ha cominciato a fare il pizzaiolo a 13 anni. Nel suo paese, Tricarico, il freddo è pungente e non ci sono molti diversivi per i giovani. Così quando un suo amico Rocco Dabraio titolare del ristorante/pizzeria Tre cancelli lo trova a bighellonare, gli chiede se voleva dargli una mano in pizzeria. “Non so fare nulla” disse Paolo. Ma non era un problema, avrebbe imparato in fretta. Così cominciò più di 27 anni fa la storia di uno dei pizzaioli più apprezzi in Basilicata e non solo. E alla sua terra Paolo è particolarmente legato.

Oggi Zolfanello è considerato una vera eccellenza tutta lucana, dopo aver maturato 27 anni di esperienza nelle migliori pizzerie d’Italia, da Sassuolo a Reggio Emilia, continua a lavorare presso il ristorante pizzeria Tre Cancelli a Tricarico.

All’inizio della carriera, da giovanissimo, Paolo frequenta l’istituto agrario, ma la sera correva sempre in pizzeria a dare una mano a guardare “i grandi” cosa facevano.

Poi il salto di qualità, impastando in prima persona e servendo ai tavoli la “sua” pizza. Una pizza equilibrata, che non fa mai meno di 48 ore di maturazione per essere sempre friabile e digeribile. Ed equilibrata anche negli ingredienti di condimento. Per Paolo ogni spicchio deve averne la giusta dose, senza esagerare e per raggiungere questo obiettivo ha la sua formula: il peso degli ingredienti di condimento non deve superare il peso della pallina di impasto. Una legge a cui non si deroga.

Non a caso Zofanello è stato battezzato al campionato internazionale di pizza svoltosi a  Scalea il “profeta della pizza”, conquistando tutti con la sua pizza “la Rafanata” composta da ingredienti tutti lucani : rafano, provolone podolico, salsiccia fresca, pancetta di suino nero, peperoni cruschi e stracciatella.

Ha poi cominciato a fare gare e da subito si è imposto. Ha convinto nel campionato italiano di pizza piccante, a Battipaglia nel campionato pizza alla bufala è arrivato decimo, gareggiando sempre con il supporto di amici tra cui Franco Braia e il Sindaco di Tricarico Angela Marchisella.

Da qui, si fa notare e arrivano le proposte per partecipare ad altre competizioni e l’iscrizione all’API, l’associazione pizzerie italiane. Si merita la stima di Angelo Iezzi, pluri-campione mondiale di pizza alla teglia, presidente italiano dell’Api e fondatore della prima scuola in Italia per pizzaioli.

In breve tempo viene nominato delegato per la Basilicata dell’associazione e pizzaiolo istruttore, preparando molti giovani pizzaioli tra cui il vincitore del campionato di pizza alla bufala. Suo allievo è anche il pizzaiolo che ha vinto il secondo posto al torneo eccellenza svoltosi in Calabria.

Oggi Paolo non gareggia più per etica professione essendo un istruttore.

Fare le pizze, per Paolo , è come fare l’amore: bisogna metterci passione, ma nei suoi sogni c’è l’apertura di una pizzeria tutta sua dove mettere il suo talento e la sua incontenibile voglia di fare.

Questo lavoro consente di creare relazioni con i clienti che spesso ti vengono a stringere la mano e a fare i complimenti, ma non bisogna mai sentirsi arrivati- afferma Paolo. Occorre anzi tenere a mente che da tutti si può imparare qualcosa, anche come affettare una cipolla. E bisogna essere umili.

La Pizza che rispecchia la sua anima è una sua creazione “Materia 2019” che è stata addirittura brevettata nel 2015, con l’approvazione dal Sindaco di Materia Raffaello de Ruggieri che ha omaggiato Zolfanello attraverso una lettera di ringraziamenti per l’omaggio fatto al territorio e alla bellissima città di Materia Capitale della Cultura Europea 2019.

La “Matera 2019” è piena di colori e sapori ,leggera e digeribile e condita con bufala, caprino fresco, pancetta al forno, granella di pistacchio e pomodorini ripieni. Un inno alla sua terra.