Il senso di responsabilità e il volersi mettere in mostra, è così che partito il percorso di Pasquale Chirico verso il mondo gastronomico. Le prime esperienze non sono state frutto di una passione nata con lui e coltivata nel tempo, ma sono conseguite a diverse scelte fatte, in primis quella di lasciare casa a 20 anni per cercare di costruire un futuro migliore siccome quello che si prospetta non è abbastanza roseo infatti prima di lasciare il suo paese, Teora in provincia di Avellino, esso vende giornali porta a porta. Il primo insegnante di vita è stata “la strada” perché è tra vari lavori che Pasquale ha assimilato esperienza percorrendo varie strade. Anche nella più umile mansione Pasquale ci mette amore e dignità perché non va disprezzato nulla ed ogni esperienza può solo arricchire a livello professionale e caratteriale. Nonostante questa dedizione per il lavoro Pasquale porta sempre con sé le proprie tradizioni, ovunque esso vada le sue radici gli ricordano da dove è partito, che persona era e come può cambiare. Tante sono state le esperienze lavorative in cui Pasquale ha dovuto cimentarsi soprattutto quando si trova nella posizione di trovare un tetto dove riposare la notte, ma tutte queste avversità non lo hanno fermato fino a quando trova un’occupazione in un ristorante. Da qui inizia la vera e propria gavetta in ambito gastronomico, affrontando con costanza ogni mansione che gli viene assegnata. Frutto dei tanti sacrifici svolti conosce alcuni pizzaioli della Costiera Amalfitana, paradiso ricco di scorci e dalle bellissime località balneari. Avendo fatto la conoscenza di questi maestro, Pasquale si affida a loro per poter apprendere l’arte del pizzaiolo così affiancandosi a loro, tra cui spicca uno dei suoi mentori Ciro, gli viene trasmessa la passione verace per questo mestiere. Intanto col passare del tempo Pasquale si sposa e mettendo su famiglia, ma ben altre prove lo attendono infatti di li a poco un evento catastrofico naturale distrugge il suo paese. Ferita molto profonda nella vita di Pasquale che neanche dinanzi a ciò riesce a piegarsi. Si trasferisce in Veneto città ricca di turismo, dove qui riesce a trovare un’occupazione dandogli maggiori sbocchi lavorativi. Questo periodo della vita di Pasquale regala molte soddisfazioni infatti esso amando questo lavoro, si occupa in estate nei villaggi turistici e in inverno in montagna sulle Dolomiti in Valle d’Aosta nelle migliori località trascorrendo tutti i migliori anni 80’, 90’ e duemila. Altra svolta nella vita di Pasquale si presenta a Napoli alla manifestazione Pizza Village trofeo Caputo dove incontra il signor Enrico Famà grande uomo, fondatore della prima accademia di pizzaioli. Questo incontro apre gli occhi ad un’altra realtà infatti i suoi insegnamenti fanno capire, a Pasquale, che non bisogna solo impastare ma conoscere quello che accade durante tutte le varie fasi di preparazione della pizza. Spinto da forti intenzioni segue un corso di istruttore presso tale scuola conseguendo l’attestato di istruttore e successivamente segue anche altri corsi presso Bonci Heinz Beck Giorilli. Attualmente Pasquale lavora in una pizzeria a Portogruaro ricevendo tantissimi riconoscimenti come campione internazionale di pizza senza frontiera con la sua specialità, ovvero la pizza napoletana innovata.