Pasquale De Luca è un ragazzo giovane  ma è pieno di voglia di fare.

Ha appena 30 anni ma già una significativa esperienza alle spalle. La sua infatti non è una semplice passione: La pizza  fa  letteralmente parte del suo  DNA.

E’ infatti figlio d’arte. Nella sua famiglia paterna sono tutti pizzaioli , il primo fratello di suo padre è stato il capostipite e tutti hanno imparato da lui.  Pasquale  entra  quindi in una pizzeria da piccolissimo, era il suo parco dei divertimenti. La farina, gli ingredienti, gli impasti i primi ricordi della sua infanzia.

Verso gli 11 anni inizia a seguire papà al lavoro con regolarità. Lo guarda mentre lavora e comincia ad assaporare, vedendolo negli occhi di suo padre, l’amore per questo lavoro e il valore della fatica e dell’impegno. Un esempio da seguire, un amore che si fortifica.

Oggi che lavora tanto si ripete spesso “Il lavoro nobilita l’uomo”, un motto, un mantra che ha molto significato per lui e che gli fa spesso superare anche i momenti di stanchezza e difficoltà che, in questo mestiere, possono capitare. A quel banco di pizzeria insieme a suo padre è rimasto attaccato per molti anni. A ripensarci ora sembra passata un’eternità: tanta farina è stata impastata, tante pizze infornate da quei momenti. Dopo i primi tempi e le prime esperienze dirette con le mani in pasta ha cominciato a studiare per ottenere un prodotto finito sempre uguale a se stesso, digeribile di facile masticazione e leggerezza frutto delle alte idratazioni e della  lunga maturazione. Lo studio delle farine degli impasti per lui è fondamentale e  dopo prove su prove è arrivato ad un prodotto nel quale si identifica appieno. Pasquale ha una filosofia semplice ed efficace, una sorta di modus operandi, di stile di vita che lo contraddistingue:  testa bassa sul banco di lavoro e piedi per terra.

In sintesi sta a sottolineare l’importanza di restare umili e con i piedi per terra associata al valore dell’impegno e della dedizione assoluta che ci vuole in questo lavoro.

Pasquale sogna di arrivare lontano e portare il suo contributo per  migliorare il mondo della pizza. Non coltiva sogni di gloria per se stesso, ma vuole segnare il mondo della pizza, lasciare una sua impronta, uno sprone per coloro che si avvicinano e si avvicineranno a questo mestiere straordinario. Attualmente lavora a Palinuro, vicino Salerno, nella pizzeria “Da Isidoro” dove svolge la mansione di responsabile della pizzeria .

A settembre 2017 ha partecipato al campionato italiano pizzaioli arrivando tra i primi 15 su 50 concorrenti, una bella soddisfazione. Si tratta di gare in cui l’emozione e l’adrenalina salgono a livelli elevati e bisogna saper mantenere la calma e la concentrazione.   In Francesco Martucci ha trovato un pizzaiolo a cui ispirarsi ma ai giovani consiglia di fare esperienza lavorando, di studiare farina e impasti per ottenere un prodotto finale sempre uguale e riconoscibile.

Poche regole, semplici, che però danno risultati garantiti.

Il suo carattere socievole sempre aperto il confronto costruttivo lo sta aiutando molto nella sua carriera. Un ragazzo con i piedi per terra che guarda, ascolta, impara da tutti e poi fa le sue sperimentazioni per trovare il suo metodo la sua linea di condotta. Farina e acqua oramai fanno parte della sua esistenza e non poteva essere diversamente.