Pino Ferigui è un cittadino del mondo, infatti è nato a Kenitra in Marocco l’1 Gennaio del 1967, da genitori italiani, il padre è un imprenditore nel settore agroalimentare e la madre è casalinga, entrambi di Taormina in provincia di Messina, è qui che Pino cresce per poi traferirsi ad Hiroshima in Giappone, dove vive con la moglie Mayumi Fukumoto e il figlio Amiru.

La passione di Pino per la pizza inizia quando, una volta conseguito il diploma nelle scienze sperimentali, trova il suo primo lavoro nella pizzeria “La Lanterna” di Catania. Qui inizia svolgendo tutti i ruoli possibili in una pizzeria, ma già dai primi giorni di servizio capisce che la sua aspirazione è quella di fare il pizzaiolo, è stato un amore a prima vista. Pino, quindi s’impegna al massimo per raggiungere il suo obiettivo, cerca di farsi notare, e di apprendere osservando i pizzaioli al lavoro. Per circa tre anni lavora in questa pizzeria, qui consolida le fondamenta della sua formazione, imparando a preparare una buona pizza. La sua seconda esperienza è stata a Taormina presso la “Pizzeria Porta Messina”, in cui resta per quattro anni, affinando le sue tecniche e le sue doti di pizzaiolo, facendosi apprezzare da tutto lo staff e da tutti i clienti del locale. Durante i suoi anni di lavoro in pizzeria, Pino segue anche diversi corsi di formazione della Verace Pizza Napoletana, la pizza a cui s’ispira, inoltre frequenta molti maestri pizzaioli che gli dispensano utili consigli.

L’ultima pizzeria in Italia in cui lavora Pino è la “Pizzeria Innpiero” sempre a Taormina, che lascia dopo tre anni per traferirsi in Giappone, più precisamente ad Hiroshima. Qui trova lavoro nella “Pizzeria Porta Porte”, in cui lavora per un anno, iniziando a farsi conoscere nel nuovo paese, successivamente si trasferisce al “Ristorante Pizzeria Sakanaka” per tre anni, finché decide che è arrivato il momento di aprire una propria pizzeria, che gli consenta di avere totale libertà sulla preparazione della pizza, quindi apre nel 2004 ad Hiroshima “Taormina La Pizzeria”, nome che dedica alla sua città d’origine. Qui finalmente fa conoscere la vera pizza napoletana, lavorando sul metodo tradizionale, utilizzando una lunga lievitazione, il forno a legna per una cottura a regola d’arte, ed ingredienti genuini di alta qualità importati dall’Italia; la novità del nuovo tipo di pizza riscuote molto successo, regalando molte soddisfazioni al maestro pizzaiolo Pino. In contemporanea con la gestione del suo locale, Pino svolge l’attività di consulente e pizza-trainer con la ditta “Maple City”, una catena di dieci locali di alta cucina italiana, naturalmente in cui la pizza svolge un ruolo da protagonista.

L’attività però porta via molto tempo a Pino, che per non trascurare la famiglia ed evitare il troppo stress che ricade sulla salute, decide nel 2013 di cedere il suo locale ad un imprenditore giapponese, lavorando esclusivamente per la “Maple City”.

Pino partecipa anche a trasmissioni televisive della pizza e la cucina italiana ad Hiroshima, inoltre tiene corsi di formazione per la ditta “Maple City”, in cui trasmette ai giovani le sue conoscenze, insegnandogli l’arte della pizza napoletana. Pino attualmente è impegnato con la sua ditta in un nuovo progetto di pizzerie a Marrakech, perché l’importante è non fermarsi mai.