Questa storia potrebbe intitolarsi “profumo”.

E’ proprio il profumo, infatti, a spingere Pino nelle braccia della pizza.

Lui che accompagna, bambino, suo padre a fare le consegne di legna ai panifici della sua zona, scopre quanto sa essere ammaliante il profumo della pasta lievitata e quell’odore non lo lascerà più.

Ha iniziato lavorando come barista in una pizzeria in Sicilia. Erano gli anni ottanta, più precisamente il 1988, ed essendo sempre a contatto con odori e profumi di pizza, Pino, come un vero innamorato, perde di vista l’orologio. Lavora anche fuori il suo orario di servizio. Se ne sta lì ad aiutare il pizzaiolo e a rubare qualche segreto su come facesse gli impasti e come manipolasse la pasta.

Il passo è stato breve: visto l’interesse dimostrato, da lì a poco, Pino viene spostato in pizzeria come aiuto pizzaiolo. E’ la svolta.

A fine stagione estiva si trasferisce a Rapallo, in provincia di Genova, dove ha dei parenti che gli offrono non solo un supporto ma anche un’occasione per sfornare le sue prime pizze.

La zia infatti possiede un bar ed è proprio lì che Pino comincia. Pochi anni e il giovane piazzaiolo capisce di poter fare il grande passo: aprire un’attività tutta sua. Nasce così la sua prima pizzeria da asporto. Sono anni intensi, di lavoro e di soddisfazioni.

Oggi dopo 20 anni di esperienza e avendo conosciuto molti bravi colleghi e frequentato vari corsi sulla lavorazione della pizza, Pino ha aperto un suo locale in Sicilia a Pace Del Mela in provincia di Messina.

Certo a casa propria il lavoro è più soddisfacente, ma Pino non dimentica i suoi maestri né i colleghi incontrati negli anni della gavetta. Con loro ancora mantiene un rapporto di stima e affetto, con molti ancora oggi ha occasione di uno scambio di idee e consigli perché è convinto dell’importanza del confronto.

Certo non è sempre stato tutto rosa e fiori: Ricorda bene Pino la sua prima gara. L’entusiasmo e l’adrenalina a mille, ma poi la delusione: arriva penultimo. Ma non si arrende. Anzi, si rende conto che il mondo della pizza era diverso da quello che conosceva e si mette sotto a studiare e a provare cose nuove, grazie anche a quei colleghi disponibili a condividere con lui le loro conoscenze.

Dopo qualche anno inizia a girare la ruota e raccoglie diverse soddisfazioni vincendo concorsi e facendo ottimi piazzamenti in giro per l’Italia ed anche in Europa. Fino ad arrivare al 2017, quando si classifica dodicesimo ai mondiali di pizza a Parma dove c’erano 450 concorrenti in gara sulla pizza classica.Chiude in bellezza l’anno 2017 con il primo posto al trofeo di pinza romana e con gloria aggiudicandosi il primo posto con la pizza in pala al mondiale PNM.

Per il futuro Pino vuole dedicarsi alla sua pizzeria e trasmettere le sue passioni a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questo lavoro. Sua figlia per prima. Perché non ha paura di suggerire ai giovani di fare questo mestiere: Se si fa con amore e passione non ci sono aspetti negativi, sostiene.