La passione per questo mestiere l’ha avuta da sempre: A 15 anni ha iniziato a lavorare in pizzeria, da un suo zio, nei fine settimana. Prima come cameriere, poi, dopo tanta gavetta, a 18 anni, è diventato aiuto pizzaiolo, e dopo circa un anno venne investito del ruolo di Pizzaiolo. Nasce così, nella pizzeria “Da Gigino solo na pizza” , sul Lungomare di Pontecagnano, in provincia di  Salerno, la storia di un grande talento tutto napoletano, Salvatore Iermano, classe 1963.

Nel frattempo Salvatore  studiava. E’ cuoco, ma quando ha iniziato a fare pizze ha capito che era quella la sua strada.

Passa così il tempo e Salvatore inizia a  lavorare in pizzerie rinomate di Napoli : Il Gruppo Solopizza e tantissime altre pizzerie. Si occupa di nuove aperture di pizzerie sia in Italia che all’estero poi  decide di prendere un attestato di Maestro Pizzaiolo.

Salvatore capisce infatti che fare il pizzaiolo può essere molto diverso dallo stereotipo a cui siamo abituati. Capisce  che passione, tanto studio e determinazione possono fare la differenza come in molti altri campi e anzi, in questo settore, questa regola vale molto di più. Perché nonostante la pizza sia una specie di marchio di fabbrica per gli italiani, sono ancora pochissimi quelli che la sanno fare davvero bene, che hanno studiato le farine, che conoscono gli ingredienti e che sanno sperimentare.

Tra i suoi maestri, Salvatore cita senza pensarci due volte  Giggione Sorbillo , Mario Abbate e Raffaele Monaco, vera ispirazione per lui.

Le sue ambizioni sono quelle di un vero professionista del mondo pizza:  perfezionarsi ancora di più  e  presto aprire una Pizzeria tutta sua con il suo marchio.

Le pizze di Salvatore sono state apprezzate da personaggi famosi, uomini di spettacoli e famosi attori del cinema internazionale. Nella sua pizza hanno potuto scoprire il gusto unico della classica Margherita, il sapore dei prodotti tipici della terra, dal pomodoro del piennolo ai magnifici fiordilatte di Agerola. Un connubio di sapiente arte bianca mescolata all’amore per la materia prima di qualità che Salvatore ha saputo far apprezzare.

Salvatore è anche persona schietta e semplice. Spesso gli è capitato di non riconoscere i personaggi famosi ai quali stava preparando la pizza e ancor più spesso questa rivelazione ha fatto tutti scoppiare in una risata di gusto.

Salvatore è così innamorato del suo mestiere che, non solo non lo cambierebbe con nessun altro, ma non vede caratteristiche negative perché – dice – chi ama questa professione l’accetta così com’è.

Nel 2015 ha partecipato a Pizzafest, la manifestazione che si svolgeva nella Mostra D’oltremare a Napoli, poi non ha voluto più partecipare a nessun concorso. Un po’ di disillusione e motivi personali lo hanno convinto a non gareggiare. Ma è a preparare tutti i giorni il suoi impasto che Salvatore vince le sue competizioni più importati, quelle con se stesso e la sua clientela che mostra di apprezzare sempre di più l’arte di questo pizzaiolo.

Ai giovani che vogliono intraprendere questa professione Salvatore suggerisce di farlo con voglia e passione e tanta umiltà, e  non fermarsi mai davanti ad un ostacolo e  andare sempre avanti per la propria strada perché chi ha talento prima o poi emerge.